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Introduzione al Manoscritto Supplemento pro Coro

   

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Il manoscritto M 2 della biblioteca M. Manganelli, in buono stato di conservazione, porta il nome di " SUPPLEMENTUM PRO CHORO CONVENTUS SANCTAE MARIAE RADDAE", ed è stato redatto nella seconda metà del sec. XIX (1855) dal Padre Jucundo da san Monte Agnano O.F.M .

E' costituito da 202 pagine più una di indice incollata come carta di guardia posteriore di cui 195 pagine con cartulazione coeva in cifre arabe nere al centro del margine superiore destro del recto e sinistro del verso, completata da cartulazione recente a matita sempre nel medesimo posto (196-202).

Il Codice è un tipico esempio di libro corale (per l'uso del coro) di grandi dimensioni visto che misura: mm 510 in altezza per mm 400 ca. in larghezza.

E' costituito al suo interno da 4 quinterni, 4 quaderni, 3 ternioni, 4 di soli due fogli e due di un solo foglio; le pagine hanno una rigatura a lapis con singole linee verticali ai lati e sei fori lungo i margini laterali. Lo Specchio della scrittura misura: mm 390 x 280.

Il tipo di scrittura usata è quella rotonda con inchiostro nero e rosso, apparentemente tracciata con l'ausilio di stampini, tipici di quel periodo.

Il manoscritto nel suo complesso è discretamente decorato; presenta maiuscole alternate in rosso e azzurro per le sezioni di testo, mentre sono ben trentadue le iniziali policrome più o meno decorate che sono o campite su riquadrature in diversi colori e profilate di nero, oppure di stile epigrafico, su riquadrature decorate con elementi geometrici di fantasia.

La legatura è certamente coeva in piena pelle nera su piatti di legno con borchie nella parte del dorso.

La Notazione musicale è quadrata nera su pentagramma rosso con caratteristiche mensurali tipiche del cantus fractus, indicazioni di battute, uso di pause, punto di valore, corone, legature ed alterazioni.

Il manoscritto sembra essere stato redatto quasi tutto in uno stesso tempo. Riscontriamo la stessa mano fino alla pagina 187, dopodiché troviamo una seconda mano da pg. 188 a 193 ed una terza da 194 a 202.

Per quanto riguarda il contenuto che è tutt'ora in corso di studio e trascrizione si può dire che gran parte del codice riporta brani in canto fratto, soprattutto appartenenti alla sezione dell' "Ordinarium Missae" anche se si trovano qua e la alcune antifone mariane. A questa grande sezione si affianca una molto più ridotta in canto fermo, in cui sono presenti molti brani appartenenti alla messa dei santi e delle festività francescane.

Mº Michele Manganelli